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Il compleanno


di Elisic
19.11.2023    |    620    |    5 9.7
"Finita la cena si spostarono sul divano sorseggiando un cognac ascoltando musica..."
Marco e Giovanna erano sposati da quasi 30 anni, i figli ormai grandi erano andati via di casa, e vista la situazione Marco era piuttosto indeciso su come festeggiare degnamente il compleanno della moglie. I ristoranti erano off limits la sera e quindi era impossibile organizzare qualcosa di romantico. Anche il delivery era fuori questione, Giovanna avrebbe finito per mettersi a rassettare facendo sfiorire l’atmosfera romantica.
Non che le cose fra loro andassero male ma Marco riteneva che fosse necessario rinvigorire il loro rapporto. Dopo essersi arrovellato il cervello e varie ricerche su internet e consigli di amici, fu un’amica di Giovanna a dargli l’idea anche se lui la elaborò a modo suo. L’idea dell’amica di Giovanna era di organizzare un servizio di cuoco a domicilio, avrebbe cucinato e ripulito lasciando tutto in ordine.
Ma lui riuscì a trovare qualcosa di più piccante, in fondo avevano varie volte fantasticato su qualcosa di trasgressivo nei momenti di intimità e forse era quello il momento per osare.

Così alcuni giorni prima della data avvertì la moglie che per il compleanno aveva organizzato un servizio di chef a domicilio e lei non doveva preoccuparsi di altro che farsi bella ed elegante come se stessero andando a cena nel ristorante più elegante della città. Lei inizialmente era un po’ titubante, l’invasione della sua cucina la turbava un po’ ma marco riuscì a stoppare ogni sua osservazione.
La sera della cena Marco arrivò prima a casa, accolse il cuoco e gli spiegò tutto quello che era necessario per portare a termine il lavoro. Appena Giovanna rientrò dal lavoro la indirizzò direttamente in camera per farla preparare, impedendole anche solo entrare a vedere cosa accadeva in cucina.

Entrando lei notò la tavola del soggiorno già elegantemente apparecchiata e sul letto un sacchetto del negozio di intimo preferito dal marito, era tempo che non le faceva quel genere di regali.......evidentemente aveva intenzioni bellicose. Lei sorrise tra sé e sé, non le dispiaceva affatto, e curiosa lo aprì. Conteneva un completino di pizzo nero, con reggicalze, il marito conosceva i suoi gusti. Si infilò sotto la doccia calda e si accarezzò delicatamente tra le cosce e i seni immaginando quello che sarebbe successo più tardi. Dedico poi il tempo a sé stessa spalmandosi una crema che le rendeva la pelle morbida e completando l’abbigliamento con un abito elegante che metteva in evidenza il decolté, forse un po’ eccessivo per il suo stile ma visto che non dovevano uscire di casa, poteva osare e un tacco vertiginoso.
Poco prima di uscire dalla camera decise di osare ancora di più, si tolse il perizoma, per fare una sorpresa al marito, non immaginando minimamente che il marito le aveva preparato una sorpresa ancora più sconvolgente.

Entrata nel soggiorno senti una dolce musica di sottofondo e vide il marito elegante e con un sorriso raggiante che la aspettava con il bicchiere dell’aperitivo in mano.
Glielo porse facendole gli auguri e la bacio dolcemente sulle labbra.
L’aperitivo era molto alcolico, la serata cominciava bene. Consumato l’aperitivo si sedettero al tavolo e arrivò lo chef a servire gli antipasti accompagnati da un vino bianco, anche quello piuttosto forte, il marito aveva proprio intenzioni serie pensò Giovanna. Non che lei non sopportasse gli alcolici ma sicuramente la disinibivano più del normale.
Quando il cuoco entrò, Marco controllò la reazione di Giovanna, aveva colto nel segno. Giovanna aveva squadrato il giovane chef dalla testa ai piedi con interesse.

La serata scorreva, il cibo era veramente molto buono, Giovanna lo apprezzava, ed il vino scorreva. Quando Giovanna gli fece piedino, Marco rispose togliendosi la scarpa e accarezzandole la gamba risalendo verso la coscia, Giovanna in un primo momento lo blocco stringendo le cosce ma forse anche a causa del vino che stava abbassando le sue difese, al secondo tentativo allargo le cosce aprendo a Marco la strada verso la sua orchidea nera.
Marco si fermava quando lo chef entrava ma poi riprendeva la strada, quando raggiunse la sua destinazione piacevolmente si accorse che Giovanna non indossava le mutandine. Sorrise dentro di sé la serata stava prendendo la piega giusta.
Con l’alluce le accarezzava il pistillo e scendeva nel solco tra le labbra che sentiva bagnate, tutte le ritrosie di Giovanna stavano sparendo, aveva allargato le cosce tanto da permettergli di penetrarla con l’alluce e il viso di lei era piacevolmente stravolto dal piacere. Si bloccavano quando entrava lo chef ma poi riprendevano immediatamente, lei gli prese la caviglia e spingeva il piede verso di sé lo voleva ma lui rallentò non voleva farla venire, il suo obiettivo era farla eccitare fino a che gli avrebbe permesso il passo successivo.

Finita la cena si spostarono sul divano sorseggiando un cognac ascoltando musica. Lei non aveva idea di che ora fosse, aveva la testa tra le nuvole e un desiderio incredibile, Marco continuava a stuzzicarla fermandosi sul più bello senza permetterle di giungere al piacere. Anche adesso sul divano la baciava sul collo e la accarezzava sul collo la accarezzava tra le gambe fino a portarla quasi al piacere ma senza permetterle di raggiungerlo.
Lei era in uno stato di desiderio insopportabile tanto che un po’ scocciata gli disse: “Hai intenzione di andare oltre o vuoi lasciarmi in questo stato pietoso per tutta la notte?” Il marito sorridendole dolcemente le sussurrò all’orecchio: ”Prima il tuo regalo”.
Così dicendo col telecomando cambiò il brano sull’impianto hi-fi. Non era più una musica romantica e rilassante ma prima che lei capisse di cosa si trattasse entrò lo chef, il marito aveva ancora la mano tra le sue cosce e la stava baciando sul collo, lei cerco di togliere la mano e allontanarlo ma lui la strinse più forte e le sussurrò: “Rilassati tesoro adesso viene il bello”. Lei non capì immediatamente ma quando si girò per vedere cosa stava facendo lo chef, vide che aveva iniziato uno spogliarello.
In condizioni normali forse si sarebbe alzata e allontanata ma un po’ per il vino che le aveva abbattuto tutte le difese morali e un po’ per lo stato di eccitazione comincio a guardare con interesse quello che accadeva di fronte a lei. Avrebbe dovuto capirlo sin dall’inizio che c’era qualcosa che non andava, il cuoco era troppo un bel ragazzo per essere semplicemente un cuoco, durante la serata, di nascosto lo aveva osservato bene.

Il marito, nel frattempo, continuava ad accarezzarla e baciarla e le la scopriva sempre più mostrandola al ragazzo. Lei presa dallo spettacolo lo lasciava fare e a dire in vero la situazione la stava facendo eccitare ancora di più.
Quando il ragazzo fu completamente nudo lei restò incantata, il marito era messo molto bene, le amiche quando lo raccontava erano invidiose ma questo ragazzo era uno spettacolo, era largo e lungo e il fatto che era completamente depilato lo faceva sembrare ancora più grosso.
La testa era tra le nuvole, il marito continuava a toccarla e mostrarla al ragazzo che si era avvicinato, la cappella era a pochi centimetri dal suo viso, ne poteva sentire l’odore e vedere le goccioline che uscivano dalla punta. Il marito le sussurrò all’orecchio: “se ti va accarezzalo”.

Lei restò un attimo interdetta ma poi il desiderio vinse le ultime titubanze, allungò la mano e lo strinse alla base. Era caldo, ne riusciva a prendere solo la metà, sentiva le vene gonfie sotto la mano e cominciò a muoverla su e giù lentamente assaporando ogni istante di quel contatto. La grossa cappella umida che profumava di maschio a pochi centimetri dalla sua bocca era una tentazione troppo forte, si sporse in avanti e senza aspettare il consenso del marito, cominciò a leccarla per poi avvolgerla tra le sue morbide labbra. Fremiti di piacere la attraversavano unendo la sua bocca il suo cervello e il suo sesso. Ne voleva sempre di più, la desiderava, quando il marito la sollevò sulle proprie cosce riusciva a prenderne quasi la metà, lo sentiva ormai in gola sentiva I primi conati ma non si arrendeva lo voleva tutto. In quella posizione senti il marito che armeggiava con i pantaloni e dopo un po’ senti il sesso del marito che la penetrava, era un lago ed entrava senza difficoltà. Era incredibile era fra due maschi, qualche volta aveva avuto delle fantasie ma mai avrebbe pensato di realizzarle.
Si muoveva sui due splendidi membri di quei due fantastici maschi sentendosi realizzata come femmina come non le era mai capitato prima. Era riuscita a ingoiare tutto il membro del giovane maschio mentre gli accarezzava i testicoli e sentiva il membro del marito che la riempiva completamente con rumori osceni. Aveva già provato almeno un paio di orgasmi quando sentì il sesso del marito gonfiarsi e fremere, stava per venire anche lui, accelerò i movimenti dei fianchi fino a sentirlo esplodere dentro di lei.

Il desiderio dentro di lei non si era placato, la voglia che sentiva era incredibile e aveva perso ogni inibizione. Si sollevò, si girò verso il marito e si abbassò verso il suo sesso per ripulirlo per bene, in questa posizione espose maliziosamente il sedere verso il giovane maschio e guardando il marito negli occhi, chiese silenziosamente il permesso, quando vide il sorriso accondiscendente del marito si sollevò il vestito esponendo il sedere nudo e il sesso bagnato.

Il ragazzo non aspettava altro, si avvicinò le appoggiò la grossa cappella tra le labbra del sesso e cominciò a spingerglielo dentro. La sensazione che provò fu incredibile, pur avendolo appena fatto sesso col marito, si sentiva allargare come se non lo avesse fatto da settimane, non ne avevo mai preso uno così grosso. Appena senti il ragazzo che si appoggiava con il ventre al suo sedere, si abbassò e prese in bocca quello del marito, che era moscio ma ancora gonfio.
Il ragazzo la teneva per i fianchi e la possedeva con forza, sembrava non finisse mai, anche quello del marito era diventato di nuovo duro, evidentemente anche per lui la situazione era eccitante, l'orgasmo che provò fu incredibile, nulla a che vedere con quanto successo prima. Ma il ragazzo sembrava non averne ancora avuto abbastanza, dopo averle dato qualche attimo per riprendersi, comincio di nuovo a muoversi dentro di lei. Questa volta più lentamente, con movimenti profondi, contemporaneamente cominciò a massaggiarle il buchino con il pollice bagnandolo con il nettare del suo sesso fino a che il pollice scivolò dentro di lei. Adesso si sentiva veramente piena, lo splendido sesso del ragazzo nel suo, quello del marito in bocca e il pollice del ragazzo nel buchino, l’eccitazione cresceva dentro di lei e stava perdendo quel poco di autocontrollo che ancora le rimaneva. Si agitava come un’ossessa, I rantoli di piacere erano soffocati dal sesso del marito che le arrivava in gola, sennò l’avrebbero sentita fino in strada. Quando stava per raggiungere l’apice del piacere il ragazzo lo tirò fuori lasciandole un vuoto incredibile, ma non ebbe il tempo di rendersi conto della cosa che sentì appoggiarselo sul buchino. Inizialmente era terrorizzata, il sesso del ragazzo era enorme e lei non era abituata a prenderlo nel buchino ma l’eccitazione era tanta così, anziché irrigidirsi, si rilassò e si lasciò andare. La sua disponibilità unita alla preparazione e alla lubrificazione che aveva fatto il ragazzo, fece sì che la cappella le entrasse dentro. Non che non sentisse dolore, si sentiva tirare la pelle del buchino quasi si sentiva lacerare ma il piacere si diffondeva dentro di lei e ne voleva di più, spinse il sedere indietro. Era il segnale che il ragazzo aspettava, la prese per i fianchi e glielo spinse dentro in un sol colpo. Lei restò senza fiato tanto che per un attimo si sollevò lasciando anche il sesso del marito. Anche il marito si accorse di quello che stava accadendo, vide il viso di lei deformato da quello che non riusciva a capire se fosse dolore o piacere e capi quello che stava accadendo, non poté nascondere una smorfia di piacere e invidia.
Il ragazzo cominciò a muoversi dentro di lei con sempre maggior forza e decisione accarezzandola sul clitoride e quando sentì il seme di lui che la riempiva mentre quello del marito le riempiva la bocca, un orgasmo incredibile la colse togliendole ogni forza e se lui non l’avesse trattenuta sarebbe crollata a terra come una bambola di pezza.
La adagiò sul divano e restò in piedi lì davanti, lei alzo gli occhi e sorrise, pur avendo perso l’erezione il sesso del ragazzo era ancora impressionante, sembrava la proboscide di un elefante piegata verso il basso, non poteva lasciarlo lì così. Facendo violenza al suo fisico esausto, si tirò su si piegò in avanti, lo prese alla base, lo tirò su e se lo porto in bocca, adesso era più facile ingoiarlo completamente, cominciò a leccarlo e succhiarlo ripulendolo da ogni traccia di quello che era successo.
In quella posizione il marito si trovò davanti il suo splendido sedere con il buchino non ancora richiuso e la sua vulva grondante di liquidi. Non resistette e cominciò a leccarli, sapeva che quello che stava leccando non era il nettare della moglie ma anche il seme suo e del ragazzo ma non gli dispiaceva affatto anzi lo trovava ancora più eccitante e forse avrebbe voluto assaggiarlo direttamente alla fonte.
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